3 Ottobre 2024 – Giornata della memoria e dell’accoglienza

Giornata della memoria e dell’accoglienza

Il 3 ottobre 2013 si consumò nel Canale di Sicilia, al largo di Lampedusa, una delle più gravi stragi di migranti mai accadute sulle coste italiane, costata la vita a 366 persone che su una “carretta” del mare speravano in una vita migliore. Le immagini delle bare, una accanto all’altra, nell’hangar dell’aeroporto militare, sono ancora vive nella nostra memoria. Negli ultimi anni si stima che migliaia di persone abbiano perso la vita nel Mediterraneo. Il rischio è che si crei assuefazione e abitudine a questi veri e propri periodici bollettini di guerra, facendo pensare che si tratti di tragedie inevitabili! Per questo dal 2016 il 3 ottobre è diventato la Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, in virtù della legge 45/2016. La ricorrenza è stata istituita per ricordare e commemorare tutte le vittime dell’immigrazione.
La “Giornata” deve rappresentare, quindi, un momento di riflessione per ricordare che, al di là dei numeri, dietro quelle tragedie vi erano delle persone con un nome e una storia. Storie diverse, ma con il comune denominatore di dolore e disperazione, come dice un testimone “… morire in mare o nel proprio paese non fa molta differenza, ma affrontando questo “viaggio” abbiamo almeno un filo di speranza”.

Un cero per non dimenticare – Un evento a Cuneo

Organizzato dall’Ufficio Pastorale Migrantes in collaborazione con Caritas, il SAI di Cuneo, con il patrocinio del Comune di Cuneo, il .MEET, T.E.A. Teatro Educativa Animazione, in occasione della Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, ci riuniamo per ricordare tutte le vittime dell’immigrazione e per riflettere sull’importanza dell’accoglienza e della solidarietà.

📅 Mercoledì 4 ottobre 2024
🕕 Dalle 18:00 alle 19:30
📍 Via Roma, Cuneo – di fronte alla Cattedrale

L’evento, intitolato “Un cero per non dimenticare”, sarà un momento di raccoglimento e condivisione, durante il quale accenderemo simbolicamente ceri per onorare la memoria di chi ha perso la vita cercando un futuro migliore. Un gesto semplice ma potente, che ci invita a non voltare lo sguardo di fronte a queste tragedie umane e a promuovere una cultura di accoglienza.

Invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare a questa iniziativa, unendosi a noi in questo segno di solidarietà.

La memoria è un dovere, l’accoglienza è un diritto.

Qui l’articolo/intervista della Guida.

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