La Storia di Caritas Cuneo-Fossano
È sempre complesso riassumere in poche date la storia di un’organizzazione con decenni di vita. La Caritas di Cuneo ha attraversato diverse fasi: dalla nascita alla definizione della propria specifica identità e del proprio ruolo nella realtà ecclesiale e civile, dall’esigenza di consolidamento al continuo rinnovamento, dalle fasi critiche alla ricerca di percorsi organizzativi e progetti innovativi.
La riconoscenza va a tutti coloro che, a diverso titolo, hanno costruito la storia di Caritas Cuneo.
- Metà anni 70– Avvio della Caritas diocesana. L’orientamento è caratterizzato dal lavorare in comunione, collaborazione e scambio con le altre Pastorali. A fine decennio l’impegno è rivolto in particolare al servizio civile degli obiettori di coscienza, all’anno di volontariato sociale e alla promozione delle Caritas parrocchiali.
- Anni ’80 – Nascita e consolidamento delle prime Caritas parrocchiali.
- Anni ’90 – Sono anni contraddistinti dal fenomeno dell’immigrazione, in particolare dall’ Albania. Caritas pone al centro il Vangelo della carità, il valore e l’importanza dell’avvio della Caritas in ogni parrocchia riconoscendone la funzione educativa e animativa verso le comunità, la promozione di nuovi servizi e la nascita dei centri di ascolto parrocchiali.
- Anni 2000 – Nuove forme di povertà interpellano la Caritas e richiedono il rinnovamento del Centro di ascolto diocesano con il contestuale avvio di una formazione accurata per i volontari. Un passo decisivo dall’assistenza alla promozione umana. La crisi economico-finanziaria ha ricadute drammatiche sulle famiglie e sulle politiche sociali.
Cresce il dialogo e il lavoro quotidiano con i vari attori del pubblico e del privato sociale, che permettono alla Caritas di essere partecipe di una rete che si attiva su diversi fronti a sostegno delle fasce più deboli.
Cresce il lavoro di pastorale integrata con altri uffici pastorali e l’impegno presso gli Istituti Scolastici e le parrocchie per avvicinare i più giovani alle problematiche mondiali, i conflitti, le emergenze mondiali. Sono anni in cui si aggiorna anche il sistema di comunicazione della Caritas, sia negli strumenti che nel metodo e nella qualità.
Si consolida il lavoro dell’équipe Caritas e delle sue diverse Aree e il costante impegno nella formazione di fede e professionale degli operatori e dei volontari per rendere sempre più efficace l’accompagnamento alle persone fragili e per rispondere alle nuove povertà che negli anni emergono.
Sono anni operosi nei quali si tende a promuovere a tutti i livelli (dalla singola situazione alla comunità parrocchiale e civile) una progettualità diffusa che permetta di affiancare all’aiuto materiale percorsi di emancipazione dalla povertà e dall’emarginazione sociale. Ciò ha dato vita a progetti ed iniziative che – in tempi ed esigenze diverse – hanno promosso:
- la sensibilizzazione e coinvolgimento di giovani sul dramma degli sbarchi, sulle tematiche collegate alla povertà e sul servizio volontario;
- la promozione di azioni di educazione alla mondialità nelle scuole e sul territorio;
- il sostegno a chi si trova in situazioni di particolare vulnerabilità e fatica ad uscire dal circuito assistenziale;
- la valorizzazione di iniziative comunitarie che promuovono autoproduzione (orti sociali) e inclusione;
- una speciale attenzione alle problematiche abitative con il sostegno al pagamento di utenze e affitti e l’avvio di nuove soluzioni abitative per persone/famiglie fragili, senza dimora e migranti;
- la partecipazione attiva ad iniziative di sensibilizzazione a tutela dei diritti delle donne in situazioni di svantaggio;
- il sostanziale contributo alla rete territoriale nell’accoglienza e integrazione nelle comunità di persone/famiglie migranti anche attraverso corridoi umanitari;
- la partecipazione ad azioni in rete a contrasto della povertà educativa;
- la promozione di percorsi di sviluppo di comunità a sostegno dei servizi Caritas e delle realtà cittadine che si occupano di contrasto alla povertà;
- una competente partecipazione ad iniziative di microcredito a sostegno di persone/famiglie vulnerabili;
- la valorizzazione della raccolta dei dati dei centri di ascolto diocesano e parrocchiali come occasione di conoscenza condivisa della povertà nelle nostre comunità e di sensibilizzazione/attivazione delle Istituzioni e del territorio
- la promozione di percorsi di miglioramento della qualità della vita di persone senza dimora che accedono ai servizi base Caritas, adottando anche soluzioni in rete di inserimento abitativo basate sul modello di intervento housing first
- un costante e sollecito sostegno nelle fasi critiche dell’emergenza Covid19 a tutela delle persone/famiglie vulnerabili;
- lo sviluppo di percorsi in rete di accoglienza e tutela di migranti stagionali della frutta;
- l’attivazione di sostegni a persone/famiglie colpite dall’emergenza energetica;
- la riorganizzazione del sistema di accoglienza diffusa degli alloggi Caritas
- la riorganizzazione dei servizi Caritas collegati al cibo e ai beni materiali (mensa-distribuzione viveri-centro vestiario) con la partecipazione attiva delle Caritas parrocchiali e della rete territoriale
I direttori Caritas Cuneo:
1975 – don Aldo Benevelli
1996 – don Marco Riba
2008 – Claudio Mezzavilla
2020 – Enrico Manassero