La strage invisibile. 415 persone senza dimora decedute in strada nel 2023

Lo ricordiamo così: senza dimora il Dio del Natale

La strage invisibile. 415 Persone Senza Dimora tra solitudine, disperazione e abbandono

 

Lo ricordiamo così: senza dimora il Dio del Natale.

Nell’intreccio di luci, feste, auguri e promesse di pace, di immagini di un presepe segno evidente della povertà, dell’emarginazione, ritirato ormai negli scatoloni, dimenticato forse, ma pronto a ritornare a fine anno per un altro Natale, a fatica ricordiamo l’invito della Caritas di VEDERE GLI INVISIBILI: uomini, donne, bambini costretti ai margini, esclusi da ogni privilegio non solo per condizioni materiali ma per il rifiuto sociale che li rende invisibili e senza voce: i senza tetto, i migranti, i lavoratori impoveriti, le famiglie fragili, le persone sole, giovani e anziani. 

Ma alcuni di questi invisibili, i senza fissa dimora, ritornano con prepotenza nei numeri di un articolo apparso sul blog dell’associazione fio.PSD, Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora, che in un suo studio annuale descrive la loro situazione  in Italia nel 2023.

415 decessi

Un incremento significativo rispetto agli anni precedenti (393 nel 2022, 246 nel 2021 e 208 nel 2020) che potrebbe essere legato all’emergenza pandemica, alla crisi energetica e ad altre difficoltà che hanno messo sotto pressione i servizi di assistenza. Fanno riflettere i luoghi dove si sono trovati i corpi di queste persone: strade e corsi d’acqua, luoghi dell’abbandono e dell’assoluta emarginazione.

Cause di morte

Variano, ma molti decessi sono dovuti a condizioni di salute precarie o a eventi traumatici come atti di aggressione, annegamenti, cadute, incendi e suicidi. Aumentano i casi di morte per ipotermia.

Molti giovani tra i morti senza dimora

L’età media delle persone morte nella solitudine più nera è 47 anni, uomini (385) per lo più e stranieri (240) che si trovano ad affrontare soli una vita che fatica e che disumanizza.

La presidente dell’associazione fio.PSD cheide a gran voce politiche e servizi efficienti per rispondere a questa grave emergenza: “Oltre 400 morti in un anno sono un dato tremendo, afferma la presidente Cristina Avonto, il costante incremento annuale di questa triste cifra che riguarda esseri umani, deve portare a un cambiamento politico e culturale.  Oggi le risorse messe a disposizione degli ambiti territoriali, da fondi europei e nazionali, anche attraverso il coinvolgimento delle regioni, possono essere una leva per strutturare politiche e servizi sull’abitare. La casa è ciò che manca alle persone senza dimora, la base per una vita stabile e sicura dalla quale ripartire.”

Cosa fare per i senza dimora?

Noi come Caritas in collaborazione con la San Vincenzo e le parrocchie del territorio, lavoriamo da anni con i nostri servizi (mensa, dormitorio, ambulatorio, centro vestiario, etc) perchè queste persone possano trovare sollievo e accoglienza.

Se vuoi sostenerci o se vuoi dare tempo per aiutarci scrivi a animazionecaritas@operediocesicuneo.it e verrai contattato dalla nostra responsabile per un colloquio di conoscenza reciproca.

Per approfondimenti sul tema dei senza dimora visita il sito fiopsd.org.

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