Progetto Gibuti
Progetto Gibuti
Il progetto - Homeless Children
Perché il Gibuti?
Il motivo è presto detto: la stabilità politica e la posizione strategica rendono Gibuti una destinazione favorevole per migranti che giornalmente attraversano il paese per raggiungere l’Arabia Saudita o per insediarsi nella capitale in cerca di fortuna. Migranti che provengono in maggioranza dalle vicine Etiopia, Somalia, Eritrea e danno vita a quella che oggi è chiamata “terza via dell’immigrazione”.
È praticamente il porto dell’Etiopia (Paese con più di cento milioni di abitanti senza sbocco sul mare). Inoltre è interessato dalla presenza di diverse Basi Militari straniere (Francia, Italia, Spagna, Stati Uniti, Germania, Giappone, Cina), che da Gibuti lavorano per missioni contro la pirateria in Somalia e in zone del Corno d’Africa. Insomma un mix di popolazione multietnica e varia…
Il progetto della Caritas Piemonte - Valle d'Aosta
Il nostro progetto di solidarietà vorrebbe dirigersi verso un Centro di Alfabetizzazione, denominato LEC (lire, écrire, compter) che ha sede nella cittadina di Ali Sabieh a 100 Km dalla capitale che conta 15.000 abitanti.
Il Centro LEC che oggi ha 240 alunni con 3 insegnanti e una direttrice nominata dal Vescovo, viene in soccorso di ragazze e ragazzi esclusi dal sistema scolastico. Programmi e orari sono adattati agli alunni che già hanno un piccolo lavoro o sono costretti a dare una mano in casa e per questo privati di ogni possibilità di accedere alle scuole pubbliche, spesso anche a causa della mancanza di documenti di identità. Dopo qualche anno gli alunni più meritevoli sono ammessi nei cicli scolastici normali. La diocesi sostiene la copertura del costo annuale di ogni studente pari a 405,00 euro l’anno.
Conosciamo meglio il Gibuti
La Repubblica di Gibuti è un piccolo Paese del Corno d’Africa, situato all’estremità meridionale del Mar Rosso, confinante con Etiopia, Somalia ed Eritrea, distante soli 30 Km in linea d’aria dallo Yemen.
Le stime ufficiali contano una popolazione di circa 900.000 abitanti, due terzi dei quali risiede nella capitale. Vi è una prevalenza di due gruppi etnici che erano soprattutto nomadi allevatori di cammelli e capre: i Somali al sud e gli Afar al nord. Ex colonia francese, indipendente dal 27 giugno 1977, Gibuti oggi vanta una tranquillità e una stabilità politica rare in questa regione del Corno d’Africa.
Il Reportage - Scheda di Gemellaggio
Anno di avvio del gemellaggio: 2023
- Obiettivi del gemellaggio:
- Sostegno ai progetti di sviluppo in Djibouti focalizzati sull’educazione, l’accesso all’acqua potabile e l’assistenza sanitaria.
- Promozione dello scambio culturale e della comprensione reciproca tra le comunità di Piemonte-Valle d’Aosta e Djibouti.
- Formazione e sensibilizzazione delle comunità locali sulle tematiche della solidarietà internazionale e dello sviluppo sostenibile.
Aree di Intervento:
- Educazione: Supporto alla costruzione e all’equipaggiamento di scuole, formazione degli insegnanti, fornitura di materiali didattici.
- Acqua e Sanità: Realizzazione di infrastrutture per l’accesso all’acqua potabile, supporto alle strutture sanitarie locali, campagne di sensibilizzazione alla salute.
Attività Previste:
- Organizzazione di eventi e iniziative di raccolta fondi in Piemonte-Valle d’Aosta.
- Scambi culturali e formativi per operatori e volontari di Caritas.
- Monitoraggio e valutazione periodica dei progetti avviati.
Budget e Finanziamenti:
- Il finanziamento del gemellaggio è basato su contributi delle Caritas parrocchiali, donazioni private e fondi raccolti attraverso eventi specifici.
- Un piano finanziario dettagliato sarà sviluppato annualmente per assicurare trasparenza e rendicontazione.
Strutture Coinvolte:
- Da parte di Piemonte-Valle d’Aosta: Caritas Diocesane, parrocchie, scuole e associazioni locali.
- Da parte di Djibouti: Caritas Djibouti, istituzioni educative e sanitarie, comunità locali.