Presentazione dei Risultati dell’Indagine sui Volontari Caritas in Piemonte

Un’analisi approfondita dell’impegno e delle necessità dei volontari

Il 15 maggio 2024 sono stati presentati i risultati di un’importante indagine rivolta ai volontari della Caritas in Piemonte. Questa indagine, condotta tramite un questionario online, ha raccolto dati preziosi su chi sono i volontari, le loro motivazioni, le sfide che affrontano e le loro proposte per migliorare il servizio.

Partecipazione e Campione

Sono stati distribuiti 600 questionari, a cui hanno risposto 569 volontari. Nella Diocesi di Cuneo-Fossano, hanno partecipato 62 persone, di cui 42 impegnate nelle Caritas parrocchiali e 20 nei servizi diocesani. L’invito a partecipare è stato diffuso tramite email agli indirizzi conosciuti, con la richiesta di ulteriormente divulgare l’informazione.

Profilo dei Volontari

Dall’indagine emergono alcuni dati significativi:

  • 66% dei volontari sono donne.
  • 57% circa ha più di 50 anni.
  • Solo 3,5% ha tra i 18 e i 24 anni.
  • 68% dei volontari sono pensionati, mentre 20% sono occupati.
  • Il 30% dei volontari svolge questa attività da più di 10 anni.

Modalità di Coinvolgimento

I volontari hanno spesso iniziato il loro impegno tramite conoscenze personali (52%) o tramite le parrocchie (41%). Una piccola percentuale è arrivata alla Caritas dopo aver svolto il Servizio Civile o per essere stata inizialmente coinvolta in attività professionali poi trasformatasi in volontariato.

Motivazioni e Formazione

Le motivazioni principali che spingono i volontari a dedicare il loro tempo sono:

  • 55% desidera essere utile agli altri.
  • 49% lo fa per scelta religiosa.
  • 93% dei volontari si dichiara di fede cattolica.

Per quanto riguarda la formazione, 82% dei volontari ha partecipato a iniziative formative, con una soddisfazione del 95%. Tuttavia, quasi il 10% non ha partecipato ad alcuna formazione, alcuni dei quali non ne erano a conoscenza.

Soddisfazione e Problemi Riscontrati

Il 67% dei volontari si dichiara abbastanza soddisfatto delle attività in cui è inserito. Tuttavia, emergono alcune criticità:

  • 35% trova difficile gestire le situazioni umane incontrate.
  • 24% segnala la carenza di risorse materiali.
  • Circa l’8% lamenta uno scarso aggiornamento e formazione.
  • Oltre il 4% ritiene che il proprio impegno non sia sufficientemente valorizzato.
  • Il 4% riporta difficoltà nelle relazioni con operatori e dipendenti.

Suggerimenti e Proposte

Dall’indagine emergono anche suggerimenti per migliorare il servizio:

  • Quasi il 20% richiede maggiori occasioni di crescita umana e spirituale.
  • Circa il 16% desidera una maggiore cura del contesto relazionale all’interno della Caritas.
  • L’11% si aspetta un maggiore riconoscimento del proprio impegno.

In generale, si consiglia di diffondere e incrementare il senso di appartenenza e corresponsabilità tra i volontari.

Conclusioni e Visione per il Futuro

La serata di presentazione dei risultati è stata registrata e sarà disponibile sul sito della Caritas di Torino per chiunque volesse approfondire ulteriormente i dati e le discussioni emerse.

Questi risultati offrono una panoramica preziosa sul mondo del volontariato Caritas in Piemonte, evidenziando sia i punti di forza sia le aree di miglioramento. Per il futuro, è fondamentale ascoltare attentamente le voci dei volontari e rispondere alle loro esigenze e suggerimenti.

Una delle vie possibili per dare seguito alle richieste emerse potrebbe essere l’organizzazione di incontri periodici di aggiornamento e formazione, che permettano ai volontari di crescere non solo dal punto di vista professionale, ma anche umano e spirituale. Questi incontri potrebbero includere sessioni di supporto psicologico per affrontare le difficili situazioni umane che spesso si presentano nel lavoro quotidiano.

Inoltre, aumentare le risorse materiali disponibili per i volontari è cruciale. Ciò potrebbe implicare una maggiore collaborazione con enti locali, imprese e benefattori privati, al fine di raccogliere fondi e donazioni. La trasparenza nella gestione delle risorse e la comunicazione chiara degli obiettivi raggiunti potrebbero anche contribuire a rafforzare il senso di appartenenza e corresponsabilità tra i volontari.

Riconoscere il valore dell’impegno dei volontari è un altro aspetto fondamentale. Questo potrebbe essere realizzato tramite cerimonie di riconoscimento, certificati di partecipazione e altre forme di gratitudine pubblica. Creare una cultura interna che valorizzi il contributo di ciascuno e favorisca relazioni positive tra volontari e operatori potrebbe migliorare l’ambiente di lavoro e aumentare la motivazione.

Infine, per rafforzare il senso di comunità, la Caritas potrebbe promuovere attività sociali e momenti di condivisione, che aiutino a costruire legami più stretti tra i volontari e a creare un contesto di supporto reciproco.

Attraverso questi interventi, la Caritas può continuare a crescere e migliorare, offrendo ai volontari un’esperienza sempre più arricchente e significativa, e rafforzando il proprio impatto positivo sulla comunità.

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