copertina-biglietto-auguri-2023

Auguri per un sereno Natale 2023!

Grazie per questo anno trascorso insieme!

Ci avviciniamo al Natale e proviamo a fare il punto sull’anno trascorso.

Il 2023 è stato un anno caratterizzato, a livello mondiale, da eventi storici di grande portata:

  • la guerra in Ucraina, dove non si vede ancora, dopo quasi 2 anni, una prospettiva di pace;
  • la guerra in Palestina, che ha visto una volta ancora un’escalation di violenza da entrambe le parti anch’essa senza prospettiva di una conclusione, almeno a breve;
  • calamità naturali che si fanno sempre più frequenti e più violente: dal terremoto in Siria-Turchia; l’alluvione in Emilia-Romagna, il terremoto in Marocco,… e tante altre calamità ancora spesso poco conosciute e poco raccontate dai media;
  • un fenomeno migratorio incontrollato che ha portato a tanti morti in mare (pensiamo al naufragio di Cutro, ma non solo). 

Come Caritas stiamo registrando un incremento della povertà generale, un incremento di difficoltà legate al pagare le utenze, gli affitti, le spese condominiali ….. Una sempre maggiore difficoltà a trovare una casa da affittare, anche se sul nostro territorio ci sono moltissime case vuote.

Fondamentalmente non si affitta per mancanza di fiducia, per paura di non venire pagati, per mancanza di tutele da parte del proprietario, in parte anche per razzismo.

Il lavoro, almeno in provincia, non manca, ma siamo entrati in una dimensione di “lavoro povero”, dove a volte lo stipendio non è sufficiente per sostenere le spese di una famiglia ed una casa, in particolare per quelle persone che non hanno qualifiche particolari e sono maggiormente esposte a forme di sfruttamento lavorativo: per altro sono quelle stesse persone che arrivano poi ai nostri centri di ascolto.

La sensazione è quella di una generale mancanza di fiducia,

che serpeggia tra le persone. Le guerre creano paure e timori, la crisi economica e il Covid altrettanto, i giovani faticano a trovare lavoro, i lavoratori a fine carriera tardano ad andare in pensione, la natalità scende, la crisi climatica spaventa soprattutto per le prospettive sul futuro del mondo che lasceremo ai nostri figli.

E quindi cosa possiamo fare noi? Come Caritas? 

 

Credo che la nostra missione più grande sia rinnovare ogni giorno la FIDUCIA NELL’UOMO, in ogni singola persona che incontriamo e che proviamo ad ascoltare prima e ad aiutare poi. Fiducia non illusoria, ma concreta, pragmatica, fiducia che si traduce nell’offrire opportunità, anche piccole, alle persone  accompagnandole nel loro cammino di vita.

In un anno così complesso come Caritas abbiamo prodotto molti cambiamenti:

  • a partire dal rinnovamento di alcune Caritas parrocchiali, San Pio in primis che, dopo l’uscita di Anna e Beppe (che ringraziamo ancora per gli anni donati a Caritas), ha visto un nuovo gruppo di volontari ripartire motivati e con energia. Borgo San Dalmazzo ormai a pieno regime, dopo il 2022 di avvio. San Rocco Castagnaretta che si sta man mano organizzando e sperimentando, fino ad arrivare a Boves con il rinnovato impegno di volontari disponibili a portare avanti le attività della Caritas parrocchiale a seguito delle dimissioni, dopo molti anni di impegno, di Anna, referente del Centro di Ascolto (e qui la voglio ringraziare pubblicamente per tutto quello che ha fatto);

 

  • una molteplicità di interventi messi in campo da ogni Caritas e Parrocchia per aiutare le persone in difficoltà, basti pensare alle esperienze di accoglienza dei profughi ucraini sia in città che nelle valli, ad esempio in Valle Gesso, in Valle Stura,…. I doposcuola che sono attivi in diverse realtà parrocchiali come risposta concreta al tema della povertà educativa e poi tutti gli aiuti di tipo economico, sociale e relazionale che vengono dati alle persone in difficoltà attraverso i nostri centri di ascolto; le accoglienze di persone senza dimora e/o migranti messe in campo in diverse realtà, a partire dalla Parrocchia del Cuore Immacolato, ma non solo lì; i corridoi umanitari, come ad esempio quello attivato a Caraglio per una famiglia Siriana;

 

  • l’attivazione, grazie al progetto MATERIA PRIMA, del Magazzino e dell’Emporio San Paolo
  • il lavoro di relazione, conoscenza, registrazione e, dove possibile, accompagnamento degli utenti della Mensa;
  • il rafforzamento dell’utilizzo di Matriosca come strumento di raccolta dati centralizzato (ancora da migliorare) ma siamo in cammino;
  • il progetto CASA, come tentativo di provare a rispondere alle problematiche dell’abitare.

 

Le prospettive:

In primo luogo, l’accorpamento ci vede impegnati in un cammino di unione e sinergia con Fossano che si sta man mano costruendo. Nel tempo sempre più iniziative e progetti verranno pensati e realizzati insieme. Dovremo tenerne conto.

Il prossimo anno gli ambiti di lavoro più grandi saranno sicuramente

 

  • il rafforzamento del servizio del Magazzino (a favore delle Caritas parrocchiali) e gli eventuali sviluppi dell’Emporio;
  • il rafforzamento del lavoro in Mensa (con sempre nel cassetto il sogno di una Mensa in cui cucinare);
  • lo spostamento del centro di ascolto diocesano in Vescovado;
  • il rafforzamento del progetto CASA (anche attraverso una richiesta di contributo a Caritas italiana sulla progettazione CEI 8X1000) per incidere in modo significativo sui diversi fronti collegati alla povertà abitativa. Nel progetto si prevede anche la progettazione in rete con il territorio di uno spazio di accoglienza femminile presso i locali dell’attuale centro di ascolto (Work in progress)
  • la campagna AVVENTO 2023 sul diritto per tutti alla cura della salute, come spunto per un’opera di sensibilizzazione del territorio al problema e come volontà di dare ulteriore valore ai nostri servizi ambulatoriali presenti (Via Bersezio 2, San Paolo e Fossano)
  • un rafforzamento del lavoro di cura e supporto dei volontari come peraltro emerso dai gruppi di lavoro di MATERIA PRIMA.

 

Questi, credo, siano tutti segni di speranza e fiducia nell’uomo. 

Soprattutto perché si basano sull’opera di tanti volontari come voi che dedicano il proprio tempo perché credono e ci credono. Hanno fiducia che il loro impegno quotidiano di dare un aiuto, un sorriso e un conforto non siano vani.

Un  grazie di cuore quindi a tutti (volontari e dipendenti) per l’impegno di ogni giorno in Caritas.

Buon Natale a tutte e tutti.

 

Enrico Manassero e l’équipe Caritas Cuneo-Fossano

Torna in alto