Terra santa

EMERGENZA TERRA SANTA

Aggiornamento Aprile 2024

Resoconto offerte in aggiornamento al 16-04-2024 della Colletta straordinaria per la Terra Santa del 18 febbraio

Dalle Parrocchie 13471,62
Borgo San Giuseppe 130 – Caraglio parrocchie 720 – Cattedrale Cuneo 1242,4 – Centallo 1771 – Demonte 400 – Genola 100 – Gesù Lavoratore 400 – Levaldigi Fossano 100 – Limone Piemonte 400 – Loreto Fossano 50 – Roata Canale 65 – Roata Rossi 150 – Salmour Fossano 65 – San Bernardo Fossano 120 – San Dalmazzo – Beguda 500,52 – Maddalene 100 – San Donato Robilante 130 – San Filippo Fossano 300 – San Giovenale Fossano 600 – San Martino Fossano 40 –   San Paolo 650 – San Rocco Bernezzo 310 – San Rocco Castagnaretta 645 – San Sebastiano Fossano 170 – Sacro Cuore Cuneo 1137 – Sant’ Ambrogio Cuneo 104,8 – Sant’ Antonino di Salmour Fossano 23 – Sant’ Antonio Fossano 250 – Santa Maria Cuneo 263,9 – Santuario degli Angeli 375 – Santuario Regina Pacis Fontanelle1197 – Spinetta 60 – Spirito Santo Fossano 750 – Unità pastorale Alta Valle Grana 152 (Frise 28, Montemale 20, Monterosso Grana 18, Pradleves 12, Santa Lucia 40, Valgrana 34)  

Da Privati e Associazioni 140

Versati alla Fondazione San Martino 130

Per un totale di 13742,00 euro

6 mesi di guerra in Terra Santa – La risposta umanitaria della rete Caritas. Scheda informativa – aprile 2024

La situazione in Terra Santa oggi

  • Il conflitto israelo-palestinese si è intensificato drasticamente dal 7 ottobre, con un bilancio pesante: oltre 31.000 morti palestinesi a Gaza, 400 in Cisgiordania, 1.460 israeliani, e quasi 200 libanesi.
  • Condizioni umanitarie catastrofiche a Gaza: circa 1,7 milioni di sfollati, con estrema necessità di cibo, acqua, e servizi igienico-sanitari.
  • La sanità a Gaza è al collasso. Le persone più vulnerabili, tra cui disabili, donne incinte o in allattamento, feriti, pazienti post-chirurgici, malati cronici, e individui con sistema immunitario debole, sono a gravissimo rischio. La riduzione dei servizi medici, aggravata dal danneggiamento o dall’evacuazione degli ospedali e dei centri medici, la carenza di carburante, personale, medicinali, e la mancanza di sangue e suoi derivati, esacerbano ulteriormente la situazione.
  • Oltre il 90% della popolazione, circa 2,2 milioni di persone, ha accesso a quantità di cibo insufficienti per un livello nutrizionale sano. La situazione è aggravata dalla grave carenza di gas da cucina, spingendo la popolazione a dipendere da fonti di energia meno sicure, come la legna da ardere e la combustione di rifiuti, aumentando il rischio di malattie respiratorie.
  • L’accesso all’acqua potabile è gravemente compromesso. Solo due delle tre condotte principali da Israele funzionano, fornendo circa 1.100 metri cubi di acqua all’ora per il sud e la zona centrale di Gaza, mentre i governatorati settentrionali sono completamente privi di accesso all’acqua potabile. La mancanza di carburante influenza negativamente la fornitura d’acqua dai pozzi, gli impianti di desalinizzazione, e varie stazioni e pompe per le acque reflue.
  • L’educazione è completamente interrotta. Da ottobre, 625.000 studenti (il 100% dei bambini di Gaza) non ricevono alcun tipo di educazione a causa dell’utilizzo degli istituti scolastici come centri di accoglienza per sfollati o a seguito di danni o distruzioni subiti (il 69% ha subito danni sostanziali).
  • Questi bisogni umanitari riflettono la gravità e la complessità della crisi umanitaria in atto, evidenziando l’urgenza di interventi sanitari, alimentari, di accesso all’acqua e di supporto educativo per affrontare le immediate e pressanti esigenze della popolazione colpita.

Interventi di Caritas Italiana in Terra Santa

  • Caritas Gerusalemme ha attivato assistenza umanitaria e sostegno economico a Gaza, Cisgiordania, e Gerusalemme Est, includendo servizi sanitari, sostegno psicologico, e distribuzione di generi di prima necessità.
  • Caritas Libano risponde all’emergenza per gli sfollati libanesi, fornendo assistenza con generi di prima necessità.
  • Caritas Italiana supporta finanziariamente gli sforzi a Gaza, in Cisgiordania, e progetti di Pace e Riconciliazione, oltre a coordinare aggiornamenti e iniziative di raccolta fondi.

Impegni Futuri e Raccomandazioni:

  • Caritas Gerusalemme prevede di formare squadre mediche mobili per Gaza e sviluppare progetti di medio-lungo termine per la pace e la riconciliazione.
  • Si enfatizza l’importanza di non organizzare raccolte di beni ma piuttosto iniziative di raccolta fondi attraverso i canali indicati in donazioni.caritas.it

Chiamata all’Azione:

  • Supporto alla petizione globale per il cessate il fuoco e ampliamento dei canali umanitari.
  • Partecipazione attiva delle Caritas diocesane attraverso donazioni e sensibilizzazione.

Per maggiori informazioni

Questo aggiornamento sottolinea la gravità della situazione in Terra Santa e l’impegno di Caritas nell’assistenza umanitaria e nel sostegno alle popolazioni colpite, promuovendo iniziative di pace e riconciliazione.

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